Intervista a Franco Baggiani di Massimo Rossi pubblicata dal Galletto sabato 2 Maggio.
Da 25 anni nel Mugello e Valdisieve, tanta strada fatta….raccontaci qualcosa…
25 anni sono molti se guardiamo al grande numero di cose realizzate in Mugello dalla nostra associazione, sono pochi se invece li rapportiamo allo spazio temporale, certo dopo la prima scuola di musica a Vicchio nata nel dicembre del 1990 di acqua sotto i ponti ne e’ passata tanta e tanti sono stati anche gli allievi che ci hanno dato la loro fiducia, migliaia si sono formati con noi, e in molti casi sono diventati ottimi musicisti. Sono i fatti che contano.
Nel 2014 avete vinto l’appalto per la gestione delle Scuole Comunali di Musica, lo giudichiamo un passaggio importante?
Si, questo ci permette di vedere le cose in modo diverso e più ad ampio respiro, siamo nel Mugello da 25 anni e quindi l’esperienza maturata in questi anni sarà messa a disposizione per offrire il meglio a costi accessibili. La Musica non può essere considerata un optional nella formazione di una persona, e il nostro impegno in questo senso è massimo.
Cosa è cambiato in questi anni?
Il mondo in generale e quindi nello specifico anche il mondo della musica in 25 anni ha subito un cambiamento radicale, siamo passati dal vinile all’I-pod e dalle cabine telefoniche agli smartphone e ai social, internet ha rivoluzionato il pianeta in modo totale, e noi non abbiamo mai smesso di aggiornarci e di stare al passo con tempi.
Quindi si è trattato di un cambiamento in peggio o in meglio?
I cambiamenti hanno sempre al suo interno tassi alti di miglioramento e tassi bassi di peggioramento, adesso chiunque puo’ far sentire e promuovere la propria musica in rete senza spendere un cent, ma e’altrettanto vero che questo crea un sistema di comunicazione dove la qualità spesso viene sepolta dal tanto trash che gira in rete. Occorre avere basi solide e capacità di discernere per capire dove sta la qualità e dove la truffa. Su youtube per esempio ci sono migliaia di insegnanti online che nessuno ha mai certificato e che spesso sono dei veri e propri venditori di fumo.
Quali prospettive avete per il Mugello?
Ottime direi, siamo in netta crescita e stiamo lavorando a dei progetti assolutamente innovativi oltre che ai concerti finali degli allievi che saranno molti in tutto il Mugello, inoltre abbiamo da poco concluso la programmazione dei concerti nei musei su progetto dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello, bel progetto e tante belle idee in movimento, diciamo che abbiamo cambiato marcia rispetto al passato.
In particolare a Borgo San Lorenzo negli ultimi tempi se c’è un appuntamento con la musica è dedicato alla musica classica o a cori di ogni genere. Perchè secondo te avviene questo? Credi sia possibile aprirsi ad altri generi e tendenze?
Più che possibile lo riterrei auspicabile. Trovo molto bello che in ogni città o paese ci siano delle particolarità positive, e quindi intorno a determinate persone, animate dall’amore per un particolare genere o stile musicale si formano interesse e passione, e su questo niente da dire,anzi la mia più sincera stima,il punto è un altro, e cioè che l’interesse per stili e repertori anche belli ma un po’ “passatisti”non può essere l’unico, esistono musiche e repertori bellissimi e sconosciuti di varie epoche e culture e, credo, che accanto a certe manifestazioni senz’altro apprezzabili, dovrebbero nascerne altre, in pratica sarebbe opportuno aprirsi maggiormente. Abbiamo già offerto la nostra disponibilità in tal senso a numerose associazioni Borghigiane in alcuni casi con successo. continueremo nel nostro lavoro.
Cosa proporresti per migliorare l’approccio che il nostro territorio ha con la musica, i musicisti, ecc.?
Più dialogo e meno campanili. Abbiamo già collaborazioni interessanti in essere con l’associazionismo locale,e vogliamo implementare ancora di più il dialogo, solo attraverso la rete si ottengono risultati importanti, adesso in modo particolare vista la pressoché totale mancanza di risorse.
Quali sono i vostri rapporti con le istituzioni e l’associazionismo mugellano.
Come già detto sopra sono ottimi. Devono e possono essere migliorati attraverso il confronto e attraverso il dialogo costruttivo, sono assolutamente ottimista e credo che questo tipo di rapporti miglioreranno e porteranno a risultati concreti. Abbiamo anche una serie di progetti innovativi per le scuole primarie e secondarie che andranno a regime nel prossimo anno scolastico.
Vogliamo parlare dei progetti futuri?
Sono ottimista come ti ho detto, certo è un ottimismo controllato, la situazione intorno alla musica e alla cultura in generale non e’ fantastica,anzi il contrario, quando si attraversa una crisi economica come quella attuale significa che tutto viene scosso dalle fondamenta ed entrano in crisi anche i valori. Dovremmo iniziare a riconsiderare realmente che cosa e’ realmente indispensabile. La cultura lo è, anche se il messaggio non sempre viene fatto passare.
Arrivati alla fine dell’intervista arrivano i saluti. Vuoi ringraziare qualcuno in particolare?
Dovrei ringraziare decine, forse centinaia di persone quindi preferisco non citare nessuno ma ringraziare tutti gli allievi, i ragazzi e le famiglie che ci hanno dato la loro fiducia, gli insegnanti ed i collaboratori che in questi 25 anni hanno dato il loro fondamentale contributo alla crescita di Sound, tutte le associazioni e le istituzioni che ci hanno offerto l’opportunita’ di Operare nel Mugello, territorio dalle mille risorse e da sempre fertile per la musica.
Da 25 anni nel Mugello e Valdisieve, tanta strada fatta….raccontaci qualcosa…
25 anni sono molti se guardiamo al grande numero di cose realizzate in Mugello dalla nostra associazione, sono pochi se invece li rapportiamo allo spazio temporale, certo dopo la prima scuola di musica a Vicchio nata nel dicembre del 1990 di acqua sotto i ponti ne e’ passata tanta e tanti sono stati anche gli allievi che ci hanno dato la loro fiducia, migliaia si sono formati con noi, e in molti casi sono diventati ottimi musicisti. Sono i fatti che contano.
Nel 2014 avete vinto l’appalto per la gestione delle Scuole Comunali di Musica, lo giudichiamo un passaggio importante?
Si, questo ci permette di vedere le cose in modo diverso e più ad ampio respiro, siamo nel Mugello da 25 anni e quindi l’esperienza maturata in questi anni sarà messa a disposizione per offrire il meglio a costi accessibili. La Musica non può essere considerata un optional nella formazione di una persona, e il nostro impegno in questo senso è massimo.
Cosa è cambiato in questi anni?
Il mondo in generale e quindi nello specifico anche il mondo della musica in 25 anni ha subito un cambiamento radicale, siamo passati dal vinile all’I-pod e dalle cabine telefoniche agli smartphone e ai social, internet ha rivoluzionato il pianeta in modo totale, e noi non abbiamo mai smesso di aggiornarci e di stare al passo con tempi.
Quindi si è trattato di un cambiamento in peggio o in meglio?
I cambiamenti hanno sempre al suo interno tassi alti di miglioramento e tassi bassi di peggioramento, adesso chiunque puo’ far sentire e promuovere la propria musica in rete senza spendere un cent, ma e’altrettanto vero che questo crea un sistema di comunicazione dove la qualità spesso viene sepolta dal tanto trash che gira in rete. Occorre avere basi solide e capacità di discernere per capire dove sta la qualità e dove la truffa. Su youtube per esempio ci sono migliaia di insegnanti online che nessuno ha mai certificato e che spesso sono dei veri e propri venditori di fumo.
Quali prospettive avete per il Mugello?
Ottime direi, siamo in netta crescita e stiamo lavorando a dei progetti assolutamente innovativi oltre che ai concerti finali degli allievi che saranno molti in tutto il Mugello, inoltre abbiamo da poco concluso la programmazione dei concerti nei musei su progetto dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello, bel progetto e tante belle idee in movimento, diciamo che abbiamo cambiato marcia rispetto al passato.
In particolare a Borgo San Lorenzo negli ultimi tempi se c’è un appuntamento con la musica è dedicato alla musica classica o a cori di ogni genere. Perchè secondo te avviene questo? Credi sia possibile aprirsi ad altri generi e tendenze?
Più che possibile lo riterrei auspicabile. Trovo molto bello che in ogni città o paese ci siano delle particolarità positive, e quindi intorno a determinate persone, animate dall’amore per un particolare genere o stile musicale si formano interesse e passione, e su questo niente da dire,anzi la mia più sincera stima,il punto è un altro, e cioè che l’interesse per stili e repertori anche belli ma un po’ “passatisti”non può essere l’unico, esistono musiche e repertori bellissimi e sconosciuti di varie epoche e culture e, credo, che accanto a certe manifestazioni senz’altro apprezzabili, dovrebbero nascerne altre, in pratica sarebbe opportuno aprirsi maggiormente. Abbiamo già offerto la nostra disponibilità in tal senso a numerose associazioni Borghigiane in alcuni casi con successo. continueremo nel nostro lavoro.
Cosa proporresti per migliorare l’approccio che il nostro territorio ha con la musica, i musicisti, ecc.?
Più dialogo e meno campanili. Abbiamo già collaborazioni interessanti in essere con l’associazionismo locale,e vogliamo implementare ancora di più il dialogo, solo attraverso la rete si ottengono risultati importanti, adesso in modo particolare vista la pressoché totale mancanza di risorse.
Quali sono i vostri rapporti con le istituzioni e l’associazionismo mugellano.
Come già detto sopra sono ottimi. Devono e possono essere migliorati attraverso il confronto e attraverso il dialogo costruttivo, sono assolutamente ottimista e credo che questo tipo di rapporti miglioreranno e porteranno a risultati concreti. Abbiamo anche una serie di progetti innovativi per le scuole primarie e secondarie che andranno a regime nel prossimo anno scolastico.
Vogliamo parlare dei progetti futuri?
Sono ottimista come ti ho detto, certo è un ottimismo controllato, la situazione intorno alla musica e alla cultura in generale non e’ fantastica,anzi il contrario, quando si attraversa una crisi economica come quella attuale significa che tutto viene scosso dalle fondamenta ed entrano in crisi anche i valori. Dovremmo iniziare a riconsiderare realmente che cosa e’ realmente indispensabile. La cultura lo è, anche se il messaggio non sempre viene fatto passare.
Arrivati alla fine dell’intervista arrivano i saluti. Vuoi ringraziare qualcuno in particolare?
Dovrei ringraziare decine, forse centinaia di persone quindi preferisco non citare nessuno ma ringraziare tutti gli allievi, i ragazzi e le famiglie che ci hanno dato la loro fiducia, gli insegnanti ed i collaboratori che in questi 25 anni hanno dato il loro fondamentale contributo alla crescita di Sound, tutte le associazioni e le istituzioni che ci hanno offerto l’opportunita’ di Operare nel Mugello, territorio dalle mille risorse e da sempre fertile per la musica.